Mi chiamo Iole, io ho una formazione da avvocato ma il fascino del mondo incantato delle vigne, contornate dalla mole della Majella e dal mare adriatico in lontananza, mi ha conquistata e così
è nata la decisione di dedicarmi, con tutte le mie energie, ad accudire gli undici ettari del vigneto di famiglia. La scelta è stata di utilizzare le tecniche biologiche che si sono successivamente evolute in biodinamiche con lo scopo di offrire un vivo buono e naturale e nello stesso tempo operare per un ambiente migliore da lasciare alle future generazioni.
I PRODOTTI
Le uve sono vinificate in piccole quantità a seconda del vigneto di provenienza, in quanto ogni vigneto ha un micro clima differente dettato dalle diverse esposizioni e pendenze Ogni vinificazione è seguita con estrema cura, da ogni vigna tiriamo fuori il diverso terroire ottenendo così vini con carattere e personalità differenti.
Le uve sono l’espressione, oltre che del nostro specifico territorio, anche del patrimonio genetico della nostra regione come il Montepulciano d’Abruzzo e il Trebbiano d’Abruzzo.
Rosso Damigiana
Questo rosso viene prodotto con uve di Montepulciano d’Abruzzo, dalla vigna San Desiderio. Il vino poi affina in damigiane di 54 litri per tutto l’inverno subendo due travasi in luna calante. Si imbottiglia in maniera artigianale ai primi di marzo per favorire la fermentazione malolattica in bottiglia in modo da imprigionare nel vetro tutti i tratti distintivi del territorio.
Bianco La Salita
Questo vino bianco viene prodotto con uve di Trebbiano d’Abruzzo dalla vigna “la Salita” di Loreto Aprutino. Il vino poi affina in contenitori di vetro resina per tutto l’inverno subendo due travasi in luna calante. Si imbottiglia in maniera artigianale ai primi di marzo per favorire la fermentazione malolattica in bottiglia in modo da imprigionare nel vetro tutti i tratti distintivi del territorio.
IL TERRITORIO
GLI ABBINAMENTI
LA CUCINA LOCALE
C’è un piatto che vorremmo suggerirti che, nella sua semplicità, racchiude in sé l’essenza delle montagne e dei pascoli verdi dell’Appennino e raccontano di pastori che scendono dalle colline portando con sè i profumi delle erbe selvatiche con cui usavano insaporire la carne di pecora con cui si preparano ” Gli arrosticini”. La carne di pecora, simbolo di abbondanza e nutrimento, viene tagliata a piccoli cubetti, infilandosi con delicatezza su sottili spiedini di legno. La griglia, la “fornacella”, è una lunga canaletta che accoglie al suo interno gli spiedini. Da noi si usa Servirli belli caldi, gustandoli direttamente dallo spiedino. Non dimenticarti di accompagnarli con il pane casereccio, croccante e rustico, bagnato con un filo d’olio d’oliva e aromatizzato con un tocco d’aglio e richiedere sulla tavola un Montepulciano d’Abruzzo, dal colore rubino e dal sapore intenso come compagno ideale di questa delizia.