La bocca nera del monte resegone mi aveva dentro il suo grembo. Poggiavo le mani sulle pareti rocciose ed umide, il terreno limaccioso e la presenza di insetti di ogni tipo mi scoraggiavano a procedere verso una via d’uscita. Quel cunicolo recondito, buio ed angusto, nel quale mi ero addentrato, iniziava ad avvolgermi con il suo il mistero, mentre il fascino e l’adrenalina si palesavano sotto forma di curiosità, invitandomi ad avanzare. Presi coraggio ed avanzai lentamente, toccando ad ogni passo, con le dita delle mani, le superfici rocciose, in cerca di eventuali pericoli a me non osservabili.
Accelerai il passo, sempre più veloce e sempre più sicuro di me. L’ansia e la paura dell’ignoto erano passati in secondo luogo, al loro posto solo tanta fame di luce ed un’immensa e spregiudicata voglia di guardare al di là del buio. Percorsi circa mezzo chilometro. Luce. Davanti ai miei occhi un’immensa distesa. Qui la natura sembrava avesse lasciato al tempo il compito di non trascorrere. Erbe selvatiche, botaniche, bacche, fiori e piante d’ogni specie componevano un paesaggio simile al paradiso terrestre dove abbeverarsi di conoscenza e cibarsi di ispirazione. La vegetazione era prospera ed i suoi colori vividi, dai toni caldi tipici della primavera. La quiete e l’assenza di rumore mi invitarono a partecipare come semplice spettatore, mentre alle spalle il cunicolo buio mi ricordava essere l’unico passaggio per quel luogo ameno, dove l’essere umano non aveva né messo mano né proferito parola. Un luogo che sarebbe diventata la mia fucina botanica, dove selezionare e studiare gli ingredienti, sperimentare i loro bilanciamenti ed elaborarli in ricette spiritose.
I PRODOTTI
Come antichi alchimisti esploriamo il mondo della natura, cercando tra i suoi aspetti più reconditi, tesori nascosti e segreti ultraterreni. Non abbiamo paura di percorrere un sentiero oscuro o di esplorare territori sconosciuti; attraverso lo studio dei più antichi manuali liquoristici e delle tecniche di produzione più moderne, ricerchiamo la perfetta alchimia per creare prodotti che siano contemporanei, genuini ed innovativi.
IL TERRITORIO
La nostra Brianza è una terra costellata di laghi chiamati Laghi briantei, tutti inseriti nella cornice prealpina sino a scendere, accompagnata da piccoli fiumi tra cui il più famoso l’Adda, alle dolci valli impreziosite da cascine agricole e meta di tanti viaggiatori che amano le passeggiate di scoperta della tanta fauna locale.
GLI ABBINAMENTI
LA CUCINA LOCALE
La Cassœula con polenta, arrivata dalle nostre parti, si narra, con un soldato spagnolo che per conquistare una cuoca le insegnò la ricetta con la quale lei fece successo. Ora è entrata a pieno titolo come il piatto più rappresentativo della Brianza ed è fatta con la polenta, le verze gelate dalla brina, che le rende più mordide, con le parti meno nobili del maiale e la salsicca loganega anch’essa tipica delle nostre parti. Il nome ha un’assonanza con la casseruola dove viene cucinata ma anche dal cassoueu che sarebbe il particolare cucchiaio che si utilizza per mescolare gli ingredienti.