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Mi chiamo Cristiana Sartori e sono una coltivatrice biologica della Lomellina dal 1998. L’azienda agricola “DiCristiana” è il mio impegno quotidiano verso un pianeta sostenibile. Coltivo riso Carnaroli e le colture in rotazione al riso, come soia, pisello proteico, avena, girasole, farro oltre al miglio, l’antico “panicum” che ha dato origine alla panizze della tradizione, minestre popolari dalle quali si è evoluto lo storico risotto italiano. I valori sono gli stessi che ho ereditato dalla mia bisnonna Delfina: coraggio, creatività e innovazione, il sottotitolo dato al mio libro “Donne, riso, impresa (Mind Edizioni 2018). Il mio autentico impegno è quello di valorizzare anche il più piccolo campo come quello di un solo ettaro dove è nato il Cru n°6  attraverso la valorizzazione del microbiota, che è quell’essenza dell’invisibile espressione naturale del terroir di ogni singolo chicco.

I PRODOTTI

Il mio riso biologico e i miei risotti nascono dalle mie passioni: il territorio, la cucina e gli sport. Quando si ritorna dall’ allenamento, cosa c’è di più semplice e sano di un risotto fumante che cuoce da solo, senza essere rimestato nel tempo di una doccia? La campagna è la mia vita e le rive inerbite e fiorite degli argini dei campi esprimono al meglio la biodiversità della natura, come nella tradizione contadina, dove le erbe spontanee erano
abitualmente utilizzate.

Da qui è nata la linea dei pronti&semplici:
Risotto ai petali di Rosa Rugosa.
Risotto all’ortica.
Risotto alle zucchine Trombetta in Fiore.

IL TERRITORIO

Noi abitanti della Lomellina e della provincia di Pavia apparteniamo alla pianura Padana, una delle pianure più estese d’Europa. Pavia, come produzione, è la prima provincia risicola d’Italia e dove sorge la sede del Centro Ricerche dell’Ente nazionale Risi. Sono trascorsi due millenni da quando le prime organizzazioni di coltivatori agricoli hanno iniziato a sfruttare la fertilità delle nostre terre. Ma si deve ai monaci Cistercensi una precisa organizzazione del territorio basato sulle risorse idriche dei fiumi e delle fonti naturali. Una traccia storica imponente ancora oggi data dalle tante abbazie presenti, tra cui la maestosa Certosa di Pavia. Per gli amanti della natura suggeriamo di trascorrere una giornata al Parco del Ticino, una riserva naturale dove è possibile osservare una variegata fauna selvatica locale.

GLI ABBINAMENTI

Del mio riso amo, più che la singola ricetta che può uscire dalla fervida mente creativa di uno Chef, le sue infinite possibilità di legarsi con qualunque altro prodotto della terra e della gastronomia italiana. Dal mitico risotto allo zafferano, pare portato dai fiamminghi nel periodo della costruzione del duomo di Milano, alle ricette di carne, di mare , di verdure e parimenti di frutta.
Un prodotto che, nella sua apparente semplicità, è in grado di esaltare qualunque sapore gli si accosti vicino. E che dire della capacità camaleontica di assorbire i colori più diversi e trasportarli nella propria natura cromatica? E’ lui, il mio riso.

LA CUCINA LOCALE

A Pavia, celebriamo una delizia culinaria che incarna l’essenza dei nostri prodotti locali: il Risotto alla Bonarda. Questo piatto unisce sapientemente due tesori del nostro territorio: il riso Carnaroli Classico e la Bonarda dell’Oltrepò Pavese. La ricetta è un’elegante semplicità, con riso, porri finemente tagliati e vino Bonarda, diluito con acqua per creare un brodo delicato. Si arricchisce con olio extravergine d’oliva o burro e si completa con Parmigiano Reggiano.

Le nostre esperte cuoche tostano il riso per alcuni minuti prima di unirlo alla pentola con il vino che bolle già da circa quindici minuti. Dopo la cottura, il risotto riposa coperto da un tradizionale canovaccio di lino, in attesa dell’ultimo tocco vigoroso prima di essere servito a tavola, augurandoci reciprocamente un buon appetito!