Flat Preloader Icon

IL TERRITORIO ITALIANO

IL PIEMONTE

La cucina piemontese ha molti punti in comune con la vicina Francia. Il prodotto caserario che meglio rappresenta il Piemonte nel mondo è il Castelmagno prodotto con vari tipi di latte, altri formaggi tipici DOP sono la robiola, la toma piemontese e la raschera.
Il comparto dolciario piemontese è ricchissimo di proposte connotate dalla città di origine: i biscotti di Novara, i Krumiri di Casale Monferrato, i cioccolatini di Torino, i baci di dama di Alessandria, gli amaretti di Gavi, gli astigiani al Rum ed infine il torrone di Alba.Il nome di questa ultima cittadina piemontese è legato anche al suo famoso tartufo bianco esportato in tutto il mondo che le ha permesso di diventare un polo gastronomico nazionale. Poche regioni d’italia possono vantare un così alto numero di vini Doc e DOCG come il Piemonte. Tra i DOC più conosciuti abbiamo  il Derthona Timorasso, Il dolcetto di Ovada, il nebiolo d’alba il freisa il grignolino, mentre tra i DOGC troviamo il barolo, il barbaresco, il gattinara, il gavi. A completare l’offerta gli spumanti dolci e secchi dell’Astigiano.Un posto particolare nella gastronomia piemontese è occupato dalla coltura del riso, che ne altera completamente il paesaggio nei mesi dell’irrigazione. Tra maggio e giugno le risaie si trasformano in specchiati laghi di acqua purissima delle Alpi che avvolgono le cascine. In particolare è il riso della Baraggia che ottiene il maggiore riconoscimento di qualità per il prodotto.

IL TRENTINO ALTO ADIGE

La gastronomia trentina è sempre rimasta in equilibrio tra le tradizioni dell’Italia del nord e le tendenze che arrivavano prima dell’impero Asburgico ed ora dalla cucina tedesca ed austriaca. Uno dei prodotti più rinomati della regione è lo speck IGP ricavato dalla lavorazione di maiale, che richiede particolari condizioni ambientali per la stagionatura e metodi di lavorazione tradizionali. Nel settore dei dolci lo strudel è il prodotto tipico per eccellenza, che non ha una ricetta fissa, ma viene arricchito in vari modi in base alla zona di produzione. La robusta selezione naturale dei vitigni dovuta al rigido clima invernale ed alla morfologia alpina permette di ottenere delle uve selezionate per vini rossi molto corposi come il Merlot, il Cabernet ed il Pinot e bianchi dal sapore fruttato: il Muller thurgau, il Riesling ed il Sylvaner. Molto significativa anche la produzione di grappe, spesso ai gusti di erbe e frutti.

IL VENETO

L’impronta di cultura gastronomica data dalla secolare Repubblica di Venezia si è affermata in ogni provincia della regione. A sua volta Venezia ha risentito dello stretto legame con la cultura mitteleuropea.
Nel comparto caseario il prodotto più conosciuto ed apprezzato è l’Asiago DOP, che dall’altopiano omonimo si è diffuso nel resto della regione già nei precedenti quattro secoli, da cui è derivato Il Pressato del Vicentino e il DOP Montasio.
Nella sponda veronese del Garda si coltiva una varietà autoctona di olivo da cui si ricava un olio extravergine di oliva DOP dal gusto delicato e profumato.
Ricco è il panorama dei dolci con il Pandoro Veronese, Il mandorlato di Cologna veneta, i baìcoli, la fregolotta alle mandorle e gli zaleti.
Il patrimonio enologico del veneto è ricco di vini frizzanti esportati in tutti i paesi del mondo come il Valdobbiadene e di vini fermi DOC come il Sauvignon, il merlot il Cabernet. Nella fascia DOCG troviamo il Soave ed il Recioto.

IL FRIULI VENEZIA GIULIA

Pur essendo il Friuli una regione relativamente contenuta la sua vocazione di frontiera e le separazioni storiche hanno prodotto una grande diversificazione interna dal punto di vista della cultura alimentare. Così abbiamo una tradizione di formaggi della montagna con il DOP montasio frico, una più collinare con il DOP prosciutto di S. Daniele ed una goriziana più orientata alle paste con i gnocchi di patate ed alla pasticceria che guarda ai gusti mitteleuropei con la gubana e gli strudel. E poi esiste una grande tradizione di produzione delle grappe di alto livello nella zona al confine con il mondo slavo: nocino di Gorizia e lo slivoz entrambi aventi il riconoscimento DOGC. I vini del friuli non sono meno conosciuti degli altri prodotti con il tocaj, i vini del collio, il picolit ed infine il refosco.

LA LOMBARDIA

Le terre lombarde sono sempre state generose di prodotti alimentari grazie al lavoro di bonifica e sfruttamento della campagna attivo sin dal medioevo dei Monaci Cistercensi. Una regione aperta alle influenze delle vicine regioni e provincie che tuttavia si è costruita un solido mosaico di prodotti tipici partendo, più che dalla metropoli, dalle specialità delle tante valli e province. Da qui i tanti tipi di formaggi come il mascarpone, il gorgonzola ed il taleggio. Tra le paste tipiche i pinzoccheri della Valtellina.
Sempre dalla valtellina arrivano la bresaola, mentre dalla Lomellina il salame di Mortara e da Varzi il suo particolare salame crudo. Ben assortito il settore dei dolci con la torta sbrisolona di Mantova, il torrone di Cremona e il classico panettone di Milano. Ad accompagnare i cibi i tanti vini come il Nebbiolo della Valtellina, la Bonarda dell’oltrepò Pavese il Barbacarlo e il franciacorta spumante DOGC.

L'EMILIA ROMAGNA

Non è un caso che l’Artusi, il primo grande storico viaggiatore della cucina italiana sia nato professionalmente in Emilia Romagna. La regione ha una grande forza nella gastronomia popolare dovuta alla miriade di corti agricole sparse nella pianura padana, come nelle piccole case fortezza che costellano tutto l’arco degli appennini emilano romagnoli. Una gastronomia che, seppur semplice, ha saputo conquistare l’interesse mondiale con prodotti unici quali il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, i “bolognesi” tortellini ed i “reggiani” cappelletti. Altra icona mondiale della filiera produttiva agroalimentare emiliana è l’aceto Balsamico DOP di Modena prodotto anche in IGP, uno dei condimenti più versatili e gustosi che si possa avere in una cucina. I dolci della regione appartengono tutti alle forti tradizioni familiari del ritrovarsi a tavola come le torte di riso, le torte di cioccolata, tra cui la modenese “Barozzi” ed i tortellini dolci ripieni. Tra i vini DOGC abbiamo il romagnolo Albana, un vino passito di uve autoctone, e sempre sul versante romagnolo il Sangiovese. Nella zona emiliana molto apprezzato il Lambrusco DOC di Parma per la sua qualità di vino frizzante naturale e il Gutturnio di Piacenza. Nelle colline della Val Taro ha il riconoscimento IGP il fungo dei boschi della valle.

LE MARCHE

L’enogastronomia marchigiana risente fortemente della sua natura orografica, dividendosi equamente tra mare e monti. Da questa combinazione nasce una grande varietà di prodotti. Tra i prodotti ittici c’è lo stoccafisso con altre specie tipiche dell’adriatico che vengono trasformate in gustosi condimenti per pasta e primi, mentre dall’allevamento suinicolo derivano i DOP Prosciutto di Carpegna e Casciotta d’Urbino. Rinomato è il formaggio di fossa e, tipici della regione, sono anche i tartufi della zona di Urbino. Fra i dolci si ricorda il panpepato. Sulla tavola, come vini, si possono mettere il celebre DOP verdicchio dei Castelli di Jesi, Il rosso Piceno e la lacrima di Morro d’Alba.

LA LIGURIA

L’enogastronomia della Liguria, regione costiera situata nel nord-ovest dell’Italia, è un inno alla semplicità e alla freschezza degli ingredienti. Dominata da sapori del mare e profumi dell’entroterra, la cucina ligure è un’autentica esplosione di gusti autentici e genuini, fortemente radicati nelle tradizioni locali e nell’amore per la terra.
La pasta è protagonista assoluta della cucina ligure. Il piatto più conosciuto, simbolo della regione, è senza dubbio il pesto alla genovese. Preparato con basilico, aglio, pinoli, pecorino, parmigiano reggiano e olio extra vergine d’oliva, il pesto è un condimento tipicamente utilizzato per condire le trofie, pasta fresca tipica della Liguria.
Un altro simbolo della cucina ligure sono le focacce, in particolare la focaccia genovese, soffice e saporita, spesso arricchita con sale grosso e olio d’oliva, ma che si declina in una moltitudine di varianti, tra cui la famosa focaccia di Recco, farcita con stracchino o formaggio fresco.
Dal mare provengono altre delizie, come la buridda, zuppa di pesce tipica di Genova, o la brandacujun, baccalà mantecato con patate, olio d’oliva e aglio, tipico della Riviera di Ponente.
Ma la Liguria non è solo mare. L’entroterra regala prodotti di eccellenza come i funghi, che vengono utilizzati in molte ricette, dalle tagliatelle ai ravioli, e l’olio d’oliva taggiasco, dal gusto delicato e fruttato, protagonista di molti piatti liguri.
Anche la tradizione enologica è ricca e variegata. Tra i vini bianchi, spiccano il Vermentino e il Pigato, vini aromatici e minerali, perfetti da abbinare ai piatti di pesce. Tra i rossi, invece, troviamo il Rossese di Dolceacqua, vino corposo e speziato, ideale con carni rosse e formaggi stagionati.

LA TOSCANA

La gastronomia toscana racchiude tutta la storia del suo grande passato culturale in grado di coniugare senso pratico popolare e gusto raffinato. Componenti e prodotti genuini esaltati dalla sapienza culinaria di secoli. Il clima rigido invernale e temperato nel periodo estivo e la conformazione collinare hanno consentito il nascere di una produzione olearia di olio extravergine di oliva di altissima qualità. Nei salumi abbiamo prosciutti e salsicce tra cui la conosciuta Finocchiona e nella zona di Firenze il Buristo prodotto sempre con carne di suino aromatizzato. Dall’epoca degli etruschi arriva l’uso del farro molto utilizzato nelle salse artigianali e anche nella biscotteria. La casearia toscana si basa soprattutto sul latte ovino con una proposta articolata di DOP pecorino toscano ma ancora più famosi i prodotti caseari di bufala della Maremma. Tra i dolci troviamo specialità regionali come i Cantucci, o cittadine come il panforte e i ricciarelli senesi, i brigidini di Lamporecchio e il buccellato di Lucca. Le strade del vino in toscana rappresentano il meglio mondiale della produzione enologica. A partire dai DOGC Brunello di Montalcino, il più nobile, e poi il Chianti, la Vernaccia di S. Giminiano, il DOC Morellino di Scansano per arrivare al Vin Santo un liquore ottenuto da uve passite.

L'UMBRIA

L’Umbria è una regione fortemente legata alle proprie tradizioni ed alla propria storia, questo si riflette in modo evidente nella sua gastronomia e nella sua produzione enologica.
E’sicuramente nell’immaginario collettivo di tutti gli italiani ed anche stranieri il termine “norcino” quale esperto sopraffino dell’arte della salumeria.
Ed è proprio in questa cittadina che si lavora l’IGP prosciutto di Norcia, esaltato nel gusto anche dal particolare modo di taglio prima di essere servito a tavola. Dalla Valnerina invece arriva un prosciutto crudo tipico ottenuto con lunghe lavorazioni che esaltano al massimo i profumi ed i sapori della montagna.
Di straordinaria qualità è il tartufo, in particolare quello di Norcia, dovuto al particolare microclima della zona disseminato di boschi di leccini sotto i quali cresce il tubero.
I formaggi tipici sono le giuncate e  la squisita ricotta salata di Norcia prodotta anche a Spoleto e realizzata con latte di pecora con una stagionatura che può durare anche un anno.
Fra i dolci dell’Umbria si segnalano  la pinoccata, il torcolo, il torciglione, la ciaramicola ed i biscotti al farro, derivanti dalle tradizioni etrusche.
Come dagli Etruschi ci arriva una alta tradizione enologica con due vini DOGC: il torgiano ed il montefalco sagrantino.
Tra i DOC abbiamo l’orvieto, i colli del trasimeno e i colli perugini.
Da non dimenticare un olio di altissima qualità DOP Umbria delle zone di Spoleto e nell’area del lago Trasimeno.

L'ABRUZZO

Una terra forte ed aspra l’Abruzzo che fa della semplicità e del riutilizzo alimentare il proprio tratto caratteristico con alimenti molto legati alle tradizioni sia regionali che delle singole provincie. Pur nella loro semplicità sono prodotti di elevato pregio, come gli olii extravergini DOP aprutino Pescarese e Colline Teatine. Le scamorze ed il pecorino sono i formaggi regionali più apprezzati ancora lavorati e stagionati secondo la tradizione. Per gli amanti della pasta ci sono i maccheroni alla chitarra, che rappresentano il meglio della cultura molitoria della regione. La pasticceria vanta sia una produzione sia industriale d’eccellenza con i famosi confetti di Sulmona, sia artigianale con il torrone al cioccolato. Chi desidera gustare i vini DOC d’Abruzzo può trovare il meglio nei suoi più famosi Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo.

LA PUGLIA

Greci Fenici, arabi, romani: le loro tracce storiche ed ed artistiche sono ancora evidenti sul territorio pugliese. Le varie influenze di cultura gastronomica sono ancora vive nel presente della regione e sono il suo patrimonio economico più cospicuo. Ricette legate alla terra, favorite da un clima benevolo e mediterraneo, principalmente fatte di salse di verdure, legumi e l’apprezzatissimo ed intenso olio extravergine di oliva. Dalla grande produzione di grano dell’area di altamura è nata una pasta tipica come le Orecchiette ed i Taralli, biscotti salati conditi con semi di finocchio ed altre erbe. Dal mare vengono le Alici e le cozze ideali per sughi di condimento. Le specialità casearie a base di latte pecora sono la ricotta e il pecorino fresco mentre di mucca abbiamo mozzarelle, caciocavalli, scamorze, . Tra i dolciumi, molti sono in comune con le confinanti, zeppole, castagnedde. Questa regione è prima in Italia per numero di vigneti e quantità di prodotto, sopratutto di vini DOC tra cui il rosso Primitivo di Manduria, il cacc’e mmitte di Lucera, il castel del monte, il locorotondo, il moscato di Trani, il nardò, l’ostuni, il rosso di Cerignola e il salice salentino.

LA CALABRIA

Tanti sono stati i passaggi di popoli mediterranei e successivamente dei romani nella regione calabrese, ognuno di loro ha lasciato tracce che ora sono il vanto della sua cucina tipica.
Una tradizione gastronomica tipicamente meridionale fatta di ingredienti naturali presi da un territorio vario e forte che va dalla montagna al mare. Per questo motivo così si possono gustare tra le eccellenze sia la soppressa della Sila, un insaccato di maiale , sia il pesce spada ed il tonno pescati sulle proprie coste.
Svariati i dolci, spesso a base di arance e fichi. I più conosciuti sono i mostaccioli di Soriano Calabro ed il tartufo di pizzo che si posso degustare in compagnia dello Zibibbo, un liquore a base di uve bianche passite. I vini di grande tradizione sono in prevalenza rossi come il cirò DOC e il savuto DOC. Nell’area ionica, si trovano dei pecorini Dop di notevole intensità e profumo, prodotti con latte di ovini a pascolo libero.