Flat Preloader Icon

Come mio nonno paterno, mi chiamo Cristoforo e da lui ho ereditato non solo i terreni che acquistò nel 1955, ma anche l’amore per la terra e la coltivazione della vite. Dei 40 ettari a nostra disposizione, ne ho dedicati 15 alla coltivazione delle varietà autoctone del nostro territorio trapanese. Con il prezioso supporto di collaboratori come Pina, l’agronomo Giuseppe e l’enologo Filippo, sono riuscito a realizzare il mio sogno: far conoscere agli appassionati del vino italiano la forte identità culturale e gastronomica dei nostri prodotti.

La prima vendemmia si è svolta nel 2015, con un vino destinato alla vendita in damigiana sul mercato locale. Nel 2020, a coronamento di un intenso percorso di crescita imprenditoriale e produttiva, è nata la nostra prima etichetta, “Quasale”, che da allora rappresenta tutta la nostra produzione. Tra i nostri vini spiccano il fruttato Catarratto DOC, il Grillo e il Cabernet savignon. Nel 2022 la linea basale viene incrementata dall’ancestrale e nel 2024 escono le nuove bottglie Passo Baroni con il nuovo Zibiubbo secco e il Merlot.

I PRODOTTI

 La nostra azienda conta, ad oggi, una superficicie vitata di quasi 15 ettari, dislocata su diversi appezzamenti. In ognuno di essi le condizioni pedoclimatiche ne hanno determinato la scelta della varietà, in grado di forgiare un prodotto esclusivo con una identità unica ed indiscussa. Così nasce la voglia ed il piacere di rendere omaggio alle varietà autoctone Grillo, Catarratto, Zibibbo e strizzare l’occhio al vitigno internazionale più indiscusso, il Cabernet Sauvignon ed il Merlot, che nell’areale esprimono il loro più alto equilibrio. Dal Grillo e il Catarratto nasce anche l’Ancestrale, un succo ricco di sapori primordiali ed autentici tipici del vitigno.

IL TERRITORIO

Il nostro paese, Buseto Palizzolo, è un luogo che incanta per le sue tradizioni storiche e per un territorio caratterizzato da dolci colline punteggiate di oliveti e vigneti. Situato nel cuore di una zona ricca di arte millenaria, vanta testimonianze storiche che spaziano dal tempio greco di Segesta ai lasciti della cultura araba e successivamente normanna, visibili nella suggestiva città di Erice. Per gli amanti del mare, poco a nord si trova San Vito lo Capo, famosa per una delle spiagge più belle della Sicilia. Qui si può godere del paesaggio marittimo del Mar Tirreno in un’atmosfera vivace e mondana, immersa nelle tradizioni locali. Non può mancare una visita a Trapani, con le sue celebri saline. Da piccolo villaggio preistorico, Trapani si è evoluta nei secoli in una delle città più dinamiche della Sicilia, grazie alla sua posizione strategica come ponte verso il Mar Mediterraneo e l’antica Cartagine.

GLI ABBINAMENTI

Ti suggeriamo gli abbinamenti per due dei nostri vini più rappresentativi del patrmonio enologico di Buseto palizzolo e della Sicilia in generale.

Il Catarratto DOC è un vino bianco siciliano fresco e aromatico, spesso caratterizzato da note di agrumi, fiori bianchi e una leggera mineralità. È un vino versatile, che si abbina bene con una varietà di piatti grazie alla sua acidità e freschezza.
Insalata di mare.
Con polpo, calamari, gamberi e cozze, conditi con olio extravergine di oliva, limone e prezzemolo.
Carpaccio di pesce spada.
Condito con olio d’oliva, limone, pepe nero e una spruzzata di finocchietto selvatico.
Spaghetti alle vongole.
La freschezza del Catarratto esalta il sapore delicato delle vongole.
Risotto ai frutti di mare.
Il vino bilancia bene la ricchezza del risotto e i sapori marini.
Pollo al limone.
Il gusto agrumato del vino si sposa perfettamente con questo piatto leggero e aromatico.
Formaggi freschi.
Ricotta di pecora, mozzarella di bufala o formaggi a pasta molle come il primo sale.

Lo Zibibbo è un vino aromatico che può essere secco o dolce. È caratterizzato da note di frutta esotica, agrumi, miele e spezie, e spesso ha una buona struttura e complessità.

Crostini con paté di fegato.
Il sapore intenso del paté viene equilibrato dalle note aromatiche del vino.
Bruschette con pomodori e basilico.
La freschezza del pomodoro e l’aroma del basilico si sposano bene con le note fruttate dello Zibibbo.
Couscous alla trapanese.
Un piatto ricco di sapori, dove il vino esalta le note speziate e aromatiche.
Spaghetti con bottarga.
Il sapore intenso della bottarga si armonizza con le note aromatiche dello Zibibbo.
Tonno in agrodolce.
Le note dolci e speziate del piatto trovano un ottimo contrappunto nelle caratteristiche aromatiche del vino.
Cannoli siciliani. La dolcezza e le note aromatiche del vino si sposano perfettamente con la ricotta dolce e la scorza di arancia candita dei cannoli.

LA CUCINA LOCALE

Ti raccontiamo di come trasformare degli ingredienti semplici in un piatto indimenticabile come “il Falsomagro alla Siciliana”, uno dei piatti più rappresentativi del nostro territorio dell’entroterra insulare.
Immagina una fetta di fesa di vitello, stesa con cura e battuta fino a diventare sottile come un velo, pronta ad accogliere un ripieno sontuoso. Su questa tela di carne, si dispongono generose fette di pancetta.
Un impasto di carne macinata di manzo, sapientemente arricchito con pecorino grattugiato, pangrattato croccante, prezzemolo fresco e un pizzico di aglio tritato, viene steso sopra la pancetta, come un manto di spezie e aromi.
Nel cuore di questo ripieno, si adagiano uova sode, simbolo di rinascita e tradizione, e cubetti di provolone, pronti a fondersi in un abbraccio cremoso durante la cottura. In una casseruola capiente, un filo d’olio extravergine di oliva si scalda, pronto ad accogliere il falsomagro.
Il rotolo sfrigola e si rosola, assumendo una doratura che promette croccantezza e gusto. Una volta dorato su tutti i lati, viene momentaneamente messo da parte, mentre nella stessa casseruola si soffriggono cipolla, carote e sedano, le verdure umili che, con il loro soffritto, creano la base aromatica per il sugo.
Il falsomagro ritorna nella casseruola, dove viene sfumato con un bicchiere di vino rosso, il cui bouquet di profumi si mescola con quelli della carne e delle verdure. La passata di pomodoro, densa e vellutata, avvolge il rotolo, che cuoce lentamente, assorbendo ogni sapore, ogni aroma. Dopo un’ora e mezza di paziente attesa, durante la quale il sugo si è ispessito e arricchito, il falsomagro è pronto. Rimosso dalla casseruola, riposa brevemente, lasciando che i suoi succhi si distribuiscano uniformemente. Lo spago viene rimosso, rivelando il rotolo in tutta la sua perfezione. Affettato a fette spesse, ogni taglio rivela il ripieno, con le uova sode e il provolone che fanno capolino tra la carne. Di solito lo serviamo in tavola con patate arrosto o una fresca insalata.