Siamo Silvia e Giulia di Poggio Pregana, due giovani sorelle imprenditrici che hanno scelto di portare avanti con orgoglio la tradizione familiare di viticoltori sulle dolci colline del Pavese. La nostra cantina affonda le sue radici in un piccolo borgo dell’Oltrepò Pavese, a Montescano, dove, nella prima metà del Novecento, due fratelli, Piero e Daniele, diedero vita a questa avventura spinti dall’amore per la terra e dalla dedizione al lavoro.
Negli anni ’70, il testimone è passato a nostro padre Tiziano, che oggi continua a essere la nostra guida preziosa mentre ci impegniamo a far crescere la cantina e a curare con passione gli otto ettari di vigneti autoctoni di Barbera e Croatina.
I PRODOTTI
La nostra produzione si fonda sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni dell’Oltrepò Pavese, espressione autentica di un territorio ricco di storia e tradizione. Tra le varietà a bacca nera coltiviamo con passione Barbera, Uva Rara e Croatina, ciascuna portatrice di caratteristiche uniche che arricchiscono i nostri vini di complessità e profondità. Nel 2021, con l’obiettivo di elevare ulteriormente la qualità delle nostre future annate, abbiamo aggiunto un tassello prezioso al nostro patrimonio viticolo: la messa a dimora di 2500 barbatelle di Vespolina, una varietà locale dal grande potenziale. Per quanto riguarda i vitigni a bacca bianca, presenti in quantità più limitata, coltiviamo Riesling, Moscato e Malvasia. Queste varietà conferiscono freschezza e aromaticità ai nostri vini, offrendo un’ampia gamma di profumi e sapori che completano la nostra offerta.
Ogni vitigno è coltivato con cura e rispetto per l’ambiente, garantendo una produzione che rispecchia l’identità e la bellezza delle colline dell’Oltrepò Pavese.
IL TERRITORIO
Il nostro Montescano è un incantevole borgo situato nel cuore dell’Oltrepò Pavese, una delle aree vitivinicole più suggestive della Lombardia. Adagiato sulle dolci colline che si estendono tra il Po e l’Appennino, Montescano gode di un panorama unico, fatto di vigneti a perdita d’occhio, boschi secolari e campi che mutano colore con il passare delle stagioni.
Il territorio circostante conserva ancora il fascino autentico della tradizione rurale, con il suo ritmo lento e i legami profondi con la terra. Le colline che lo circondano sono caratterizzate da suoli calcarei e argillosi, ideali per la coltivazione della vite. L’altitudine moderata, combinata con un microclima favorevole grazie alla vicinanza del Po e alle brezze collinari, crea le condizioni perfette per produrre vini di alta qualità.
Oltre alla bellezza naturale, Montescano custodisce una storia che si intreccia con quella delle sue cantine, dove da generazioni si tramandano passione e sapere.
GLI ABBINAMENTI
Siamo felici di suggerirti alcuni abbinamenti dei nostri vini per la tua cucina.
Il Barbera è un vino versatile, spesso caratterizzato da freschezza e vivacità, con note di frutta rossa e una piacevole acidità:
Taglieri di salumi dell’Oltrepò Pavese, come salame di Varzi.
Risotti, soprattutto con salsiccia o funghi porcini.
Carni rosse alla griglia, come costate o hamburger gourmet.
Formaggi semi-stagionati, come il Montebore.
L’ Uva Rara è solitamente morbido e delicato, con sentori di frutti di bosco e spezie:
Arrosti di maiale o tacchino con erbe aromatiche.
Piatti di pasta al ragù bianco o funghi.
Polenta con stufati di selvaggina leggera.
La Croatina è strutturato e tannico, con note di frutti neri, spezie e una piacevole rusticità:
Brasati, stracotti o cacciagione in umido.
Formaggi stagionati, come il Pecorino o il Grana Padano.
Ravioli di carne al sugo.
Il Vespolina è Elegante e speziato, con note di pepe nero, piccoli frutti rossi e una struttura equilibrata:
Piatti speziati della tradizione, come il cotechino con lenticchie.
Anatra all’arancia o quaglie arrosto.
Tajarin al ragù di lepre o tartufo nero.
LA CUCINA LOCALE
Vuoi scoprire una ricetta locale veramente deliziosa e succulenta? Allora ti parliamo dell ’”Oca in onto” che è uno dei piatti più rappresentativi della tradizione gastronomica dell’Oltrepò Pavese, nato dall’ingegno delle famiglie contadine che cercavano modi per conservare la carne durante i mesi invernali. Questa antica ricetta prevede l’utilizzo dell’oca, un animale tipico delle campagne locali, che veniva allevato per sfruttarne ogni parte, dal grasso alla carne.
La prepariamo con una cottura lenta dei pezzi di carne in una casseruola insieme al suo grasso, che si scioglie lentamente avvolgendo le carni in una morbida coltre aromatica. La ricetta tradizionale prevede l’aggiunta di erbe e aromi come rosmarino, salvia, alloro e aglio, che donano al piatto profumi intensi e un sapore ricco. Una volta cotta, l’oca la trasferiamo in contenitori di terracotta e ricoperta dal grasso fuso, che agiva come conservante naturale, garantendo una lunga durata senza bisogno di refrigerazione.
Il risultato che otteniamo è una carne tenera e saporita, che si gusta al meglio se accompagnata da polenta fumante, perfetta per raccogliere il grasso aromatizzato. L’oca in onto è più di un semplice piatto: è un simbolo della cultura rurale dell’Oltrepò, un esempio di come il cibo possa raccontare una storia di sapienza e rispetto per le risorse disponibili.